A FUGASSA

Il nome “fugassa” significa “sale sul fuoco”: vediamo perché.

La fugassa viene citata in documenti ufficiali intorno all’anno 1000, ed era chiamata “A pestun’a de pasta de pan cu a sa” cioè impasto pestato con il sale: “a sa pesta”.

Il Doge di Genova Giovanni di Murta, eletto il giorno di Natale del 1345, disse di non volere alcun stipendio, ma voleva che gli fossero preparate due focacce, una pestun’a de pasta de pan cu a sa e, seguendo il suo

Ricettame de dichiarassiun:
Pestun’a a pasta de pan
cua zunta de furmaggiu de caggia a tucchetti
baxaico, sa e pevie e oiu bun;
a votte, anche un pesciu so cun unna frettà de cornabuggia”
A pestun’a cu a sa era sicuramente un cibo diffusissimo, tanto è vero che veniva distribuito in chiesa, agli invitati, durante i matrimoni, fino a che, alla fine del ‘500, l’arcivescovo Matteo Rivarola,, originario di Chiavari, ne proibì la distribuzione, pena la scomunica, perché lo scrocchiare della focaccia distraeva i fedeli dalla funzione. A pestun’a cu a sa veniva cotta nele “sciammade” e con l’andare del tempo prese il nome di “sale sul fuoco”, ovvero “fugassa”
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